lunedì 30 giugno 2014

I dubbi dell'esperto giudice



Oggi mi sento obbligata a qualche considerazione: per la seconda volta una cagnina che ho allevato viene penalizzata in expo da due diversi giudici perchè "ha poca ruga sul naso"
La prima volta ho taciuto perchè la considerazione è stata detta a voce dal giudice al proprietario, ma questa volta è stata scritta sul giudizio che copio. 




La domanda che mi pongo e che vorrei rivolgere a questi esperti giudici è: ma quale parte dello standard non VI è chiara quando leggete "la ruga sul naso, SE PRESENTE, intera o spezzata, non deve mai interferire in modo negativo ad oscurare occhi o naso"?.


Ora, se io leggo su un giudizio "la testa però necessita di maggior ruga sul naso", come ha scritto questo esperto giudice della cagnina da me allevata, non posso che fare alcune scontate deduzioni ( volendo dare la buona fede per scontata, è ovvio!):

1) l'esperto giudice "interpreta" lo standard, laddove dice della ruga "SE PRESENTE", come che debba essere sempre presente e MAGGIORE (!!!!)

2) l'esperto giudice non sa che lo standard è cambiato

3) l'esperto giudice sa che lo standard è cambiato, ma non si è dato la pena di studiarne le modifiche

Dico tutto questo non certo perchè infastidita dal fatto che la cagnina in questione abbia ottenuto un MB (allevo da venti anni, ho fatto 18 campioni italiani ed in questo mio percorso ne ho viste di tutti i colori, compreso il fatto che tutti i più grandi campioni hanno un MB nel libretto), ma perchè sono turbata dalle mie scelte allevatoriali.

Ho fatto una fatica CICLOPICA ad accettare le modifiche della standard ed una ancor maggiore a cambiare modo di lavorare per ottenere quello che lo standard ci chiede. Negli allevamenti storici come il mio, il "tipo" è molto fissato e cambiarlo richiede sicuramente un grande sforzo e scelte oculate, spesso faticose ed ancor più fastidiose.
Ora, dopo qualche anno di lavoro, finalmente si vedono i risultati: bulldog con una ruga più leggera, molto lontani dall'ipertipia, con teste meno esasperate etc etc (non devo scriverle io le modifiche dello standard....i giudici dovrebbero saperle!!!). Bene, questi cani FINALMENTE espressione del nuovo standard, vanno in esposizione e vengono penalizzati perchè il giudice vorrebbe una ruga MAGGIORE!!!.



No...cosi' non va! O si rema tutti nella stessa direzione (e quindi i giudici si aggiornano, e se non ce la fanno da soli si possono avvalere della commissione tecnica del circolo italiano bulldog, che fa incontri tenuti da esperti della razza) oppure si genera una grandissima confusione. Io trovo che non sia una opzione aggiornarsi, ma che debba essere un dovere dei giudici. Se uno scrive che vuole la ruga maggiore vuol dire che ha bisogno di MOLTO aggiornamento, soprattutto se è abilitato a rilasciare il CACIB (e non giudica quindi la regionale di Mombaroccio).
Ci si trova cosi' ad un bivio: fare presente all'esperto giudice che ha scritto un giudizio in netta contrapposizione con lo standard, con il rischio che si offenda (!!!!), oppure tacere. Ma tacere a chi serve? Al giudice no di certo dato che, se nessuno gli farà presente che ha SCRITTO una solenne stupidaggine (è oggettivo, non discuterei della classifica o di una interpretazione soggetta a valutazione personale....ma questo esperto giudice ha scritto che vuole una ruga MAGGIORE, cosa in aperto contrasto con l'indirizzo che il nuovo standard ci fornisce!!!) la prossima volta sbaglierà ancora ( sempre partendo dal presupposto che la buona fede sia scontata) e sarà convinto di avere fatto bene. Quindi rimarrà nella sua ignoranza (in senso etimologico) inconsapevole che ciò che scrive è incoerente con lo standard.
Neanche a noi, come CIB, serve tacere, perchè la rosa dei giudici che possiamo chiamare per giudicare le Speciali di razza sarà sempre piu' ridotta (vi rendete conto del danno che farebbe, e che in realtà fa, un giudice che non sa che è cambiato lo standard chiamato a giudicare una speciale?).
Dunque che fare? Lo chiedo alle mie colleghe Lucia Trotta e Morena Fecchio ed anche a tutti i membri del CIB. Mi piacerebbe molto inoltre avere una opinione del giudice esperto di razzaMoreno Maltagliati.

domenica 15 giugno 2014

Un popolo di poeti, santi ed allevatori!


Alla fine l'ho fatto, non riuscivo piu' a tollerare le idiozie che dilagano su fb!!! Questa foto da qualche giorno imperversa su fb, con commenti incommentabili. 



Credevo fosse ampiamente esaustivo l'articolo della sempre bravissima Valeria Rossi nel suo blog L'ultima follia animalista: le cagne violentate, ma mi rendo conto che nello specifico del bulldog è necessario fornire qualche altra informazione, sempre consapevole del fatto che i commenti che si leggono non sono solo frutto dell'ignoranza abissale, ma anche e soprattutto di pregiudizi, contro i quali nessun articolo "tecnico" e dalle valenze oggettive, può nulla. Tuttavia mi prendo questa mezz'ora per spiegare alle decine di persone che mi hanno sollecitato in privato, cosa succede realmente nel mondo del bulldog e come questa foto (la sua didascalia, per la verità) sia totalmente fuorviante e generi, nelle persone predisposte alla superficialità, giudizi affrettati e mai rispondenti al vero. Prima di entrare nella disamina tecnica, vorrei precisare: il personaggio ritratto nella foto (io non lo conosco e pertanto non è un allevatore famoso, ma molto semplicemente sarà uno dei millemilioni di personaggi che si cimentano, o ci provano) viene criticato molte volte anche per il suo "aspetto generale" (Valeria stessa lo definisce, scherzando, un po' "tamarro"). A questo proposito vi confesserò una triste verità: l'allevatore di cani non lavora in Chanel e tacchi a spillo, ma in tuta e stivali in inverno ed in canottiera (come il poveretto ritratto in un momento poco edificante, ma senz'altro necessario, del "mestiere") in estate. Lo so che vi immaginate (tutti voi che mi chiedete sempre di venire a trascorrere le vostre ferie in allevamento, perché il mio lavoro è "un paradiso") che allevare bulldog consista nello stare in un campo di margherite a giocare con loro...ma non è esattamente così. L'allevatore di bulldog esce pulito alle 7 di mattina ed alle 7,10 è già da buttare via, pieno di peli (i bulldog non vogliono stare vicino al padrone, ma SOPRA il padrone!) fango, bava proveninete dagli estenuanti ed insistenti baci che si ricevono. E vorrei dire...più è sporco e più è bravo, perché vuol dire che con i cani ha veramente un rapporto! Quindi ora, anzichè giudicare come è vestito, provate a capire cosa sta facendo. La foto ritrae una monta assistita, pratica molto usata fino a qualche anno fa, ora sostituita dalla più "comoda", e per alcuni aspetti migliore, inseminazione artificiale. Venti anni fa l'inseminazione era usata pochissimo e nelle razze "difficili" ovverosia quelle estreme (giganti e nane, ad esempio) era normale eseguire un accoppiamento assistito. C'erano addirittura figure professionali atte allo scopo. Quando ho cominciato ad allevare bulldogs mi sono rivolta ad uno di questi "mestieranti" che aveva una montagna di clienti di tutte le razze più "spinte". Ho quindi avuto modo di vedere personalmente alcuni accoppiamenti assistiti in svariate razze. Per ciascuna c'era un metodo diverso: a seconda di quale fosse la morfologia della razza e la conseguente difficoltà nell'operare, c'era una tecnica adatta e personalizzata. Con il bulldog eravamo in 4: la padrona (io) che sorreggeva la testa della femmina, accarezzandola e rassicurandola (del solo fatto che c'erano altre tre persone che le stavano accanto ed un bulldog maschio ansimante che le dava capocciate e slinguazzate ovunque), il "VIGILE URBANO", che era il tecnico propriamente detto, che per l'appunto si occupava di indirizzare le parti anatomiche nella giusta sede, una persona che sorreggeva la pancia della femmina e lo "spingitore" che era colui che al segnale del "vigile" (cioè quando era stato centrato l'obiettivo) spingeva e teneva premuto il posteriore del cane fino al termine della donazione. Ora, questo è il modo per assistere alla monta di un bulldog. Con il tempo ci si è ingegnati a sostituire le mani che sorreggono la pancia con delle fascie che non sono in nessun modo coercitive, ma aiutano solo a sostenere la femmina per evitare incidenti (quando leggo frasi tipo "la femmina sta subendo una violenza perchè è legata", capisco bene che chi lo scrive non sa neppure cosa sia una monta assistita...ma parla, scrive e pontifica!). Le fascie hanno la funzione di sostenimento: parlare quando le cose si sanno sarebbe una gran bella novità e tacere quando non si ha neanche la minima cognizione di cosa si sta scrivendo....sarebbe un miracolo in questo luogo che è fb...lo so!!!! La tecnica migliorata e diffusa ha fatto si che un bravo operatore (come probabimente è quello della foto) riesce ad eseguire una monta assistita anche da solo. Vi spiego un dato tecnico, raccontato in modo che possa essere comprensibile ai più, senza usare quindi termini tecnici o medici (so che c'è chi ci tiene, ma questo scritto è fatto per informare chi non sa, se qualche professionista vuole discutere con me in termini scientifici, lo possiamo fare in altra sede, con un altro scopo). Nella monta assistita che vi ho descritto, la femmina non piange MAI, non prova dolore, in quanto quello che viene comunemente detto "nodo" è all'esterno della vulva. La natura ha dotato i cani di questo  apparato che noi allevatori chiamiamo volgarmente nodo per un duplice motivo: il primo è che, date le dimensioni, il nodo, una volta che vi è stata la penetrazione, si gonfia ed impedisce ai cani di staccarsi e forma un "tappo" in modo tale che l'eiaculato non fuoriesca dalla vulva (i cani, dopo l'accoppiamento naturale stanno attaccati, grazie a questa struttura, per una mezz'ora circa). Il secondo è che, come tutti i sapientoni che commentano sapranno con certezza, il maschio di cane eiacula molto lentamente; questo significa che se non fosse costretto a rimanere attaccato alla femmina, la donazione del suo sperma andrebbe perduta. Nella monta assistita il nodo rimane esterno alla vulva (evitando cosi' il dolore) perche' l'operatore controlla manualmente il cane, per evitare che si stacchi. L'operatore tiene attaccati i cani per tutto il tempo della durata della eiaculazione, emulando quindi la funzione del nodo. Quindi, chi grida allo scandalo vedendo tanta violenza in questa foto, non sa che questo tipo di monta è molto meno dolorosa di quella naturale. Qualcuno di voi avrà (forse) assistito alla scena di un accoppiamento naturale tra cani di qualsiasi razza; a volte i latrati delle femmine sono così strazianti che bisogna chiudersi le orecchie. Questa è la natura. Con la monta assistita non succede MAI, perché viene a mancare la causa delle grida: il dolore. Chi trascende perché la femmina, con la monta assistita, non può scegliersi il maschio non sa ( ANCORA UNA VOLTA!!!) di cosa sta parlando: per selezionare una determinata razza sono necessarie scelte che solo l'uomo può fare...non lasciamo ai cani la scelta di accoppiarsi cercando di rispondere al meglio ai dettami dello standard. Ma il concetto è talmente semplice che non vale la pena discutere di questa sciocchezza. Immaginate un allevatore che dice alla sua bulldog "Ciccia, scegli pure il maschio che ti piace, ma mi raccomando...siccome in allevamento abbiamo un problema di code incarnite, scegline uno che abbia geneticamente un patrimonio idoneo e che fenotipicamente sia corretto, in modo che la tua scelta soddisfatta, ci aiuti anche alla risoluzione del nostro problema". Una ultima precisazione: nessun allevatore è talmente stupido da fare una monta assistita quando la cagna non è pronta, sarebbe un accoppiamento inutile ai fini pratici ed una totale perdita di tempo. Oggigiorno è facilissimo stabilire quando la femmina è pronta, grazie a test ematici che stabiliscono l'ovulazione con certezza assoluta. Si è addirittura in grado di verificare quali sono i giorni ottimali per ottenere il miglior concepimento dal punto di vista quantitavo e qualitativo. Ma anche senza questi mezzi, un allevatore riconosce con certezza i segnali del fatto che la femmina accetti il maschio, non ci sono possibiltà di fraintendimenti, in tutte le razze senza dubbio, nella nostra (in cui i cani sono attori nati) ancora di piu'! Quindi, è più che scontato  che la monta assitita si fa quando la femmina, naturalmente, accetterebbe il maschio; sia che si utilizzino le pratiche che la medicina ci ha messo a disposizione (valutazione dell'andamento ormonale della cagna, per verificare il giusto momento calcolato, appunto, dai valori progestinici) sia che si utilizzino le altre modalità più pratiche, la monta viene effettuata solo ed esclusivamente quando la natura delle femmine le rende disponibili all'accoppiamento. Questa pratica, come dicevo, è stata man mano sostituita dalla inseminazione artificiale, attraverso la quale viene prelevato il seme ed inoculato alla femmina. Ad oggi è la pratica più usata nella nostra razza. Nessuna delle due metodiche provoca dolore nei cani, entrambe hanno pregi e difetti. La monta assistita è piu' brigosa da fare e ci vuole una buona manualità ed esperienza. Ha( a mio parere) il vantaggio di stimolare un atteggiamento naturale ed istintivo, che nella nostra razza si sta perdendo (inutile nascondersi dietro ad un dito, se ci si deve fare una critica è questa e non certo tutte queste altre scemenze riferite alla violenza sulle femmine). La fecondazione assistita invece è una pratica sterile, che ha il vantaggio di prevenire contaminazioni di malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto quando si utilizzano stalloni di "carriera" che stazionano in diversi allevamenti. E' una pratica di facile acquisizione (solo quella con seme fresco, naturalmente), ma necessitano le minime regole igieniche. In molti prediligono la fecondazione assistita perché "appare" meno coercitiva. Questo è un parere di chi si ferma alle apparenze o di chi non ha mai visto dal vero una femmina collocata a testa in giù per l'esecuzione della fecondazione assistita. La contraddizione tra chi critica il bulldog perchè non è un cane "funzionale" e poi sostiene che l' inseminazione artificiale sia il miglior metodo di accoppiamento è palese. I nostri cani non si accoppiano da soli ed hanno perso molti istinti: la monta assistita è un "compromesso" tra la loro difficoltà morfologica ad accoppiarsi autonomamente ed il mantenimento degli istinti. Bisogna poi aggiungere a queste considerazioni il fatto che in alcuni paesi non è consentita la fecondazione assistita, per cui la monta assistita si rende obbligatoria. Fine, mi sembra di avere spiegato quello che ancora a qualcuno non era chiaro, ora però se avete delle domande...vi risponderanno le mie bravissime colleghe Lucia e Morena dalla pagina Facebook della Commissione Tecnica del CIB....un po' per uno non fa male a nessuno.

lunedì 20 gennaio 2014

Chi non risica...ROSICA!



Prima di mettere nel dimenticaio l'ennesimo accadimento che dimostra come la gente sia davvero "strana" ( ed uso un eufemismo) sono obbligatorie alcune riflessioni.
Venerdì scorso la "signora" Welleda decide di scrivere una serie di falsità su Facebook, volte a diffamare il nostro lavoro e la nostra serietà. Per diffonderle al meglio, oltre alla sua pagina, che ovviamente non è vista da quasi nessuno, decide di pubblicarle anche sulla pagina del gruppo "Circolo Italiano Bulldog, la nostra istituzione". Ovviamente, poiché  in questo ambiente tutti sanno che questa "signora" ha acquistato i suoi cani da me (vuoi perché il cane è molto conosciuto, vuoi perchè ha fatto una vagonata di expo, vuoi perchè i proprietari per anni hanno tempestato con grande orgoglio il web di sue foto) 

i membri del gruppo non hanno neppure per un secondo pensato di verificare la veridicità delle sue diffamazioni, ma le hanno accolte con grande soddisfazione. Non aspettavano altro che una così ghiotta occasione. Poco importa se TUTTI hanno visto il cane in esposizione ad agosto, se molti hanno visto i video in cui faceva addirittura agility, se tanti hanno letto le dichiarazioni di affetto ed amicizia che per anni ci hanno rivolto. Qualcuno FINALMENTE metteva in discussione la nostrà onestà, professionalità e serietà. Quindi...viaaaaaa, cavalchiamo subito questo cavallo impazzito: ironie di ogni tipo, insinuazioni sul fatto che rivesto una carica tecnica all'interno del CIB e via dicendo. Pergola, Maranto e Imperatrice in prima linea seguiti da pochi altri. Il gruppo degli eterni perdenti, per intenderci. Il destino ha voluto che anche questa volta abbiano fatto la consueta, per loro, figura dei poveretti. Il compagno della "signorina" (ho sbagliato a chiamarla signora, pare che ancora non abbia trovato con chi costruire una famiglia, nonostante la non piu' tenera età), ha scritto un post in cui la smentiva clamorosamente e dichiarava che era stato tutto scritto "alle sue spalle". Sostanzialmente  ha scritto che lei ha raccontato solo balle...IL SUO COMPAGNO, il proprietario del cane.


A questo punto, cosa potevano fare i poveri infelici, anche questa volta rimasti con un pugno di mosche in mano? Cancellare tutti i post diffamatori e tutte le loro provocazioni, compresa la solenne suddetta smentita del proprietario del cane. Tutti i post diffamatori sul mio conto sono rimasti in bella vista, commentati ed irononizzati fino a che non c'è stata la smentita. Poi via tutto, immediatamente, smentita compresa!
Che dire di fronte a questa, ennesima ridicola situazione ? Io so cosa dire! 
Pergola, Maranto, Imperatrice & company, voi che cercate di salire su ogni carozzone, di qualsiasi squilibrato, pur di provare a gettar fango sul nostro lavoro, vi dedico il weekend appena passato:


Coraggio gruppetto di perdenti, quello che sentite nello stomaco è solo bile, rassegnatevi a conviverci!!!NON' E' COLPA NOSTRA SE ALLEVIAMO QUANTITA' DI QUALITA'! Via un campione, avanti un altro!!!! Un Malox può esservi sempre utile......

venerdì 6 dicembre 2013

La normalità della moralità


Questo messaggio e' rivolto da me, persona fisica (e non come membro della Commissione Tecnica del CIB) a F. P.

Piccolo "esserucolo" senza alcuna qualità, dato che stai telefonando a tutti per cercare di diffamarmi e spargere bugie senza alcuna solidità sul mio conto, ti rispondo pubblicamente, atteggiamento che tu, vigliacco tra i vigliacchi, faticherai a capire in quanto solo di nascosto e con mezzucci sei abituato a muoverti....e non da ora, ma da sempre. La risposta tecnica al tuo goffo tentativo di spargere veleno ti è stata data altrove, ma nonostante io pensi di te il peggio possibile a riguardo della tue capacià (per me assolutamente nulle), sono sicura che ALMENO la "normalità" dell'intervallo interestrale lo conosci. Quindi sappi che so bene che sei cosciente di fare una cosa esclusivamente per cercare di diffamarmi, consapevole della mancanza di fondamenta delle tue espresse idiozie, ma hai sbagliato bersaglio: io non sono una che che tace, come in passato nei hai incontrate. Dopo avere perso pochi minuti per dimostrarti che, scientificamente, stai dicendo una scemenza, ti dico, anzi lo dico in mondovisione: fai pena!! Sei un foruncolo dell'umanità, un bubbone infetto della cinofilia, che da venti anni cerca di fare un proprio campione e non ci riesce!! Per il calcolo delle probabilità, con tutte le centinaia di cuccioli che hai allevato, anche una persona qualunque che non avesse mai visto un cane in vita sua ci sarebbe riuscito. Sei un allevatore fallito. E non mi metterò a parlare della "moralità", che in te non alberga neanche nella punta dell'alluce sinistro, perchè questa già tutti la conoscono. Non'è un caso se sei da tempo immemore da solo, chiunque ti conosca ti sta alla larga. La moralità, dote essenziale e conditio sine qua non per chi vuole intraprendere un percorso da giudice. E tu....vorresti fare il giudice!? Smetti di telefonare a destra e a manca, sii serio ( almeno provaci, omuncolo, dato che la serietà non ti contraddistingue), dai prova di moralità, altrimenti le tue aspettative riponile nel cassetto, insieme ai sogni di diventare un allevatore che sa fare selezione. E ti avviso: se qualcun altro mi chiamerà ancora per dirmi che stai cercando di diffamarmi, riesumerò tutti i post su  mondobulldog.it che ti riguardano e che faranno ancora miglior luce sulla tua persona. IN MONDOVISIONE, non come fai tu!

giovedì 8 agosto 2013

Dire, fare, disfare, contratto e cambiamento

Che palle! Davvero...che palle! Ma possibile che dobbiate scrivere, tremebondi, in un gruppo di facebook dove avete impedito a chiunque del club di rispondere? Avete stima di voi stessi quando scrivete dove non è consentito il contraddittorio? Avete davvero la faccia tosta di dire che le cose che scrivete sono scritte per il bene della razza, quando le mettete in un luogo dove è impossibile replicare? Mi hanno appena copiato una discussione fatta in un gruppo fb, composto ormai da 4 gatti, che una volta si chiamava "CIB - La nostra istituzione". Dico una volta perche' dalla "vostra istituzione" siete stati cacciati in malomodo alle ultime elezioni, con una figuraccia, in termini di voti, che neanche Franco Porta era riuscito ad ottenere qualche anno fa: proprio da guinness dei primati. E' ridicolo che vi si debba rispondere in altre sedi, ma dato che non avete neanche il buon senso di fare APPARIRE le vostre critiche costruttive, ma solo fini a se stesse, si rende inevitabile. 
  • La frase "fare e disfare e' sempre lavorare" rende l'idea alla perfezione del tipo di critica , densa di significato e pregna di contenuti competenti e specializzati, che viene mossa. Nessuno mai in questo club ha scritto prima d'ora un Contratto . Che sia migliorabile e che vengano prese in considerazione critiche o consigli da parte dei soci e' così disdicevole? Prima vi lamentavate che il club non ascoltava nessuno, ora vi lamentate se proviamo ad essere reattivi a certi giusti suggerimenti. La parte del contratto che non piace a molti sarà discussa appena possibile e MIGLIORATA sulla base del suggerimento del Sig. Martini, il quale ci chiede di riformulare meglio un concetto che già era contenuto nel contratto, ma che evidentemente aveva bisogno di maggior chiarezza. Il contenuto rimane il medesimo, ma espresso in modo da non dare adito ad interpretazioni faziose. Tanti soci hanno preso parte in modo costruttivo alla discussione e mi riferisco a Monica, Tita, Valentina, Martini etc....le loro considerazioni non saranno buttate nel cestino, ma discusse, valutate per poi verificare la possibilità di modifiche. Preferite tornare al club Pergola & Maranto, quando il 90% dei soci era scontento dell'operato e loro non volevano neanche ascoltarne le lamentele? 
  • Sig. Pergola, lei scrive che siamo in 12 in Consiglio e che dobbiamo decidere; certo ma il NOSTRO club prevede un dialogo coi soci, è ben diverso dal suo! Continua a denigrare il sorteggio dei giudici, con motivazioni tipo "non sono in grado di decidere": queste motivazioni sono così subdole, quanto false. Noi della CT ABBIAMO DECISO quali sono, secondo noi, i giudici migliori; il sorteggio sceglierà tra una rosa di giudici equivalenti. Non devo certo ricordarle che una delle priorità di questo club è RI-OTTENERE la fiducia dei soci, che grazie al comportamento degli anni passati era totalmente svanita. Le devo menzionare l'episodio in cui il suo amico consigliere Comandi è arrivato in gara con in macchina la giudice alla quale lui stesso ha poi presentato il cane? Il sorteggio, fatto su una rosa di giudici SCELTI DALLA CT, toglierà molti dubbi sull'onestà della scelta. 
  • Poi leggo il Sig. Locci che scrive che "per firmare un contratto del genere ci si deve mettere il passamontagna". Conosco personalmente alcuni suoi clienti, che hanno cani soggetti (come tutti) alle problematiche riportate nel contratto. NEANCHE UNO e' stato dal lei risarcito! Quindi? Il passamontagna se lo mette prima o dopo? 
  • Infine.....l'"armiamoci e partite" del Sig. Maranto! Lui, che da vicepresidente del club NON HA FIRMATO IL CODICE DEONTOLOGICO, ha il coraggio di dire che questo contratto (in cui, al di la dell'articolo contestato, ci sono obblighi ben chiari come DNA, Ecocardio, vaccinazioni complete, certificato di buona salute) non tutela la vendita? Mi sembra lo stesso comportamento, identico, che Lei ha tenuto in Assemblea dei soci quando, seduto al fianco della sua amica del cuore Laura Pergola, pontificava sul valore della famiglia e su come il CIB gli avesse imposto dei sacrifici familiari!!! Tutto questo davanti ad una assemblea che sapeva tutto, anche e soprattutto grazie ai racconti che la Sig. Pergola aveva dispensato a destra e a manca. 
Vi divertite a scrivervi tra voi, senza che nessuno possa rispondere? Vabbe'...se questo è il massimo di quello che riuscite a fare, il peso delle persone è di facile valutazione!

martedì 7 maggio 2013

La corretta in-formazione



Sono nel mondo della cinofilia da quasi due decenni, ho frequentato centinaia di Expo dal profondo sud all'estremo nord e credo di avere, almeno una volta, partecipato a mostre in tutte le località che l'ENCI presceglie per le varie manifestazioni. Le ho viste praticamente tutte. Quella di Ercolano, intesa come sede espositiva, non'è di certo la migliore ma neanche, sicuramente, la peggiore anzi, tra le esposizioni del sud si colloca tra quelle meglio organizzate. Il periodo dell'anno e' la primavera, anche se avanzata. 
Perchè dico questo?  Perchè ad Ercolano  è morto un bulldog. Da quando è successo è partita sul web la ricerca delle cause:  era troppo caldo, il posto non era adatto , è normale che ad un bulldog venga un colpo di calore in questo periodo al sud…questi i rumors in giro per la rete. Ora, tralasciando il fatto che l'esposizione di Ercolano è una Expo storica e che in tutti questi molti anni non è mai successo niente, vorrei porre l'attenzione su queste pseudo "diagnosi via web". Si sono levati cori, quasi unanimi, che ritengono che il troppo caldo abbia ucciso questo povero bulldog. 
Ora chiedo a tutti coloro che giustamente proclamano la necessità di maggiore informazione: ma vi siete informati? Sapete come, perchè e soprattutto quando si muore di colpo di calore?  
Vorrei provare a spiegarvelo: il corpo si surriscalda, raggiunge temperature molte elevate (42 gradi ed oltre). I motivi del surriscaldamento possono essere diversi: il caldo ambientale, il movimento effettuato col caldo e l'emotività variabile del singolo soggetto. A queste temperature si "rompe" il meccanismo del corpo: tutti gli organi, che sono predisposti ad espletare i loro compiti ad una temperatura inferiore, vanno in tilt. Il metabolismo perde colpi e man mano che il tempo passa i danni metabolici si fanno più seri ed evidenti. Non dopo mezzora e nemmeno dopo una ora (altrimenti anche una semplice febbre farebbe morire tutti i cani, no? ). Ci vuole molto tempo prima che il cane muoia per i danni causati dal colpo di calore, prima che tutti gli organi passino da un malfunzionamento ad una "rottura definitiva". In questo tempo, che intercorre dall'inizio del rialzo della temperatura corporea, alla morte, il cane mostra segni MOLTO evidenti di malessere prima e di vera e propria patologia poi. Impossibile, se presenti, non coglierli. Tutto questo per dire che, se il cane avesse avuto un inizio di colpo di calore nel ring, non sarebbe morto in venti minuti . Se il cane fosse entrato nel ring già in colpo di calore, era impossibile non accorgersene. Il colpo di calore non è certamente la causa della morte di questo bullo.
Le polemiche relative al fatto che la gara non'è  stata sospesa dopo il decesso sono, secondo me, motivate dall'emotività. Appurato con il delegato ENCI che la gara "ufficialmente" non poteva essere sospesa, verificato che le condizioni di tutti i bulldog presenti erano assolutamente normali e non c'era pericolo alcuno che la disgrazia fosse riferita al troppo caldo ( tant'è che anche dal video si evince come molti dei bulldog presenti fossero a bocca chiusa) i presenti, tutti, hanno deciso di continuare l'esposizione. Le grida offese per la mancata solidarietà sono fuori luogo; la solidarietà non si pretende e non la si può imporre a nessuno. Gli espositori, che hanno affrontato lunghi viaggi, sostenuto spese elevate e grossi sacrifici, hanno il diritto di terminare la loro gara. Forse si poteva fare qualche minuto di sospensione o la richiesta di qualche minuto di silenzio, come segnale di  rispetto , ma non si può certo pretendere che, verificata l'idoneità e l'assenza di pericolo per i cani, gli espositori se ne andassero. Questo per la cronaca. Quello che rimane, almeno per me (come allevatrice e come membro della CT), è una sensazione di amarezza. Per questo alla prima riunione della Commissione Tecnica porterò alcune proposte: chiederò di fare un corso di primo soccorso per tutti i soci, chiederò che sia presente un veterinario del club alle mostre speciali e raduni, che sappia rianimare un cane e che abbia il minimo sindacale di attrezzatura per farlo.
Ma tutto questo nulla può di fronte all'incoscienza delle persone. Educare certe persone non'è cosa realizzabile. Siamo impotenti, tutti, di fronte all'ignoranza.

mercoledì 17 aprile 2013

SuperCANIfragilistichespiralidoso!





I commenti sono sempre meglio se fatti "a caldo" ed ormai i bollenti spiriti post Expo si sono calmati, soprattutto i miei dopo due giorni di relax termale. :-)
Ciononostante, non si e' sopita l'enfasi  per  una manifestazione che dovra', a mio parere, essere il metro di paragone per le future, unita' di misura dell'eccellenza.
Ormai siamo abituati alla formula 3x2, piu' gare in due giorni, ed abbiamo gia'  dato il nostro plauso a questo nuovo modo di concepire le Expo. Questa volta, a differenza di altre, c'era la cura dei dettagli che, a me personalmente, piace moltissimo:  ring molto grandi e comodi,  "arredati" con grande cura dei particolari; un bel podio ( a portata di zampa di bulldog, non troppo alto! ) posizionato davanti alle tre bandiere simbolo della manifestazione: italiana, inglese e bresciana. Su un ampio tavolo, coperto da teli in tema con l’evento, erano schierati tutti i premi, alcuni davvero molto originali, il tutto piacevolmente circostritto con piante e fiori. Un tappetino antiscivolo "Union Jack"  era posizionato per presentare in modo confortevole il proprio bulldog, e direzionato in modo da facilitare le riprese per l'ormai immancabile diretta streaming. La televisione locale intervistava gli organizzatori e le personalita' del mondo del bulldog, per dare il giusto lustro e la meritata importanaza all'evento. A bordo ring, spazi enormi. Il  banchetto, offerto dagli organizzatori, e' iniziato alle dieci e praticamente non e' mai terminato, nonostante i bulldoghisti siano famosi per essere delle buone forchette. Era talmente elevata la quantita' di cibo messo a disposizione che nonostante i ripetuti assalti da parte dei più  affamati, non e' finito! Elegantissimo il padrone di casa, il neo-eletto consigliere Luca Bisignano, che in qualita' di organizzatore ha messo la sua cordialita' a disposizione degli espositori,  arrivati da tante parti d’Italia e d’Europa, piacevolmente invitati a bere, a mangiare, ad associarsi al CIB, a sentirsi a proprio agio ed a divertirsi! Un ampio tavolo era riservato al Club per potere fare attivita' di promozione: sono state presentate molte domande di associazione, distribuiti giornalini (un pò datati...ma i nuovi magazine sono già in fase di "creazione artistica"!) e gadget. Per cio' che concerne piu' precisamente la gara , abbiamo assistito ad  una abile  regia da parte della protagonista, la  giudice inglese Denise Lees, titolare del noto affisso  MELLOWMOOD. Con il suo atteggiamento, sicuro e tranquillo, umile ma determinato, ha decretato i ritmi della giornata, estrapolando podi sempre omogenei  tra loro; ha evidenziato  con precisione e senza errori il suo gusto sul "tipo". Non vi annoio con le classifiche, che troverete in ogni dove sul web e che non sono importanti ai fini di questi pensieri. Quello che importa e' che non si sono sentiti rimbrotti o polemiche (una delle poche volte), neanche da parte di coloro che non hanno vinto. Sono convinta che chiunque avverta il segno del positivo cambiamento in modo gia' molto tangibile, e questo rende un po' meno amara  anche la sconfitta. In fondo....basta un poco di zucchero e la pillola va giu'!!!!!!!

 Link Foto&Classifiche Special Show Montichiari